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Ad alto rischio 10% dei pazienti con steatosi epatica non alcolica
Ad alto rischio 10% dei pazienti con steatosi epatica non alcolica

12 aprile 2018

DIG AND LIVER DISEASE VOLUME 50 SUPPLEMENT 1 February 2018  ISSN 1590-8658


Salmi A et al.

CONCLUSIONI CON IMPORTANTI IMPLICAZIONI PRATICHE PER I PAZIENTI
 


Lo studio mediante Fibroscan CAP di circa 1000 pazienti consecutivi afferenti all’ambulatorio del fegato ha permesso di DIAGNOSTICARE la presenza E  classificare  il grado di steatosi e di fibrosi. Nel gruppo di pazienti con steatosi metabolica quindi non alcolica e non da farmaci senza indizi di malattia severa del fegato la metodica ha classificato il 10% di loro come ad alto rischio per lo sviluppo di cirrosi del fegato. Anche nei casi arrivati all’esame per la presenza già nota del virus C dell’epatite come causa di malattia il 25% di loro presentava steatosi di alto grado facendo immaginare un rischio aggiuntivo di malattia. Questi pazienti pertanto dopo la guarigione dalla infezione virale C oggi possibile nel 98% dei casi devono correggere l’accumulo in eccesso del grasso nel fegato. I risultati ottenuti sono in linea con quelli ottenuti da altri studi in Europa e Stati Uniti sottolineano il bisogno di informare i cittadini circa i rischi per la salute del fegato dovuti al sovrappeso obesità , diabete, sedentarietà, alimentazione con eccessi di grassi e dolci. Una persona su 10 con steatosi epatica potrebbe essere a rischio di cirrosi e va considerata la esecuzione di gastroscopia per ricerca di varici esofagee e sorveglianza ecografica nel tempo per il rischio di sviluppo di epatocarcinoma . Importante mettere in atto comportamenti alimentari e di stile di vita corretti.  Queste persone si possono giovare di terapie specifiche antiossidanti e citoprotettive molti studi sono in corso per definire ulteriori progessi di terapia. Il problema sulla salute bubblica è importante infatti se il 30 % circa della popolazione adulta ha la steatosi epatica si puo’ calcolare che circa il 3 % della popolazione adulta sia quindi a rischio di MALATTIA EPATICA SIGNIFICATIVA

Vedi i risultati dello studio